From 30.06.2014 to 30.07.2014
Milanochecambia propone due edifici da poco ultimati dedicati al culto di diverse confessioni. La nuova chiesa di Trezzano sul Naviglio ed il centro buddista sorto sull'area Cascina La Guardia di Sopra a Corsico
Milanochecambia propone due nuovi edifici a pochi chilometri di distanza tra loro, tra Corsico e Trezzano sul Naviglio, dedicati al culto di diverse confessioni religiose. Un tema, si sa, dove i significati della tradizione sono argomento complesso per l'espressione contemporanea a restituire riconoscibilità dei luoghi.
Le aree di progetto si collocano lungo la direttrice Vigevanese e sono caratterizzate dalla forte presenza del Naviglio Grande, un rapporto che storicamente è stato essenziale per la costruzione del territorio circostante.
Nel progetto della Nuova Chiesa a Trezzano sul Naviglio lo studio quattroassociati tuttavia utilizza, più che i caratteri dell'ambiente specifico in cui si colloca il progetto, di cui sicuramente rispettano le gerarchie degli affacci al contorno, proprio la matrice originaria che ha ispirato lungo i secoli l’edificazione delle chiese cristiane: dare forma architettonica al segno della Croce.
Il progetto del centro culturale dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, sull'area Cascina la Guardia di Sopra a Corsico, dello studio Peia Associati, trova invece una condizione dei luoghi di forte riconoscibilità e storia. La cascina di matrice leonardesca, immersa nel verde, è infatti oggetto di un restauro complessivo compiuto in prima fase di studio con l'arch. Giancarlo Leone e il dott. Enrico Colosio, ristrutturata con rispetto per le funzioni del centro culturale ma anche dei cittadini e del FAI.
Ad essa si giustappone per contrasto, pur volgendovi la grande vetrata di ingresso, un grande padiglione circondato dall'acqua e fortemente connotato dal suo guscio di rame dorato. All'interno pareti e soffitto in legno ospitano il grande tempio buddista per 1.000 posti a sedere, che può essere utilizzato anche come sala civica cittadina.
Un edificio che, essendo completamente circondato dall'acqua ferma, cui accanto a sua volta scorre il naviglio, trova, come ci spiegano i progettisti, un astratto riferimento simbolico in un petalo di loto o un grosso pesce d’oro.
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Francesco de Agostini