From 03.06.2014 to 22.07.2014
Sono aperte le iscrizioni all'itinerario letterario-architettonico "La Milano di Carlo Castellaneta", in programma sabato 21 e domenica 22 Giugno dalle ore 10 alle ore 12.30. A cura di P. Galuzzi e P. Vitillo. Richiesto 1cfp al CNAPPC
Sono aperte le iscrizioni per l'itinerario letterario-architettonico "La Milano di Carlo Castellaneta", un percorso guidato attraverso i luoghi cari al celebre scrittore nato a Milano nel 1930. L'itinerario - a cura di Paolo Galuzzi e Piergiorgio Vitillo e in collaborazione con il Comune di Milano all'interno del programma delle iniziative della Primavera di Milano - è programmato per il Sabato 21 Giugno dalle ore 10 alle 12.30, con replica domenica 22 Giugno alla stessa ora e si svolgerà tra piazza della Repubblica e la sede storica del Corriere della Sera, dove si concluderà con l'omaggio a Castellaneta. La visita guidata, effettuata a piedi, alternerà alcune letture dei testi più significativi dello scrittore ai racconti dei luoghi dei suoi scritti, con alcuni focus sulle architetture presenti lungo il percorso. Di seguito le tappe dell'itinerario:
Sabato 21 Giugno, ore 10.00 - 12.30
Replica Domenica 22 Giugno, ore 10.00 - 12.30
Richiesto 1 credito formativo professionale al CNAPPC.
Ritrovo in piazza della Repubblica, nei pressi della fermata passante, imbocco via Vittor Pisani angolo via Antonio Locatelli:
Introduzione sulla città di Castellaneta e lettura urbanistica
La stazione Centrale: il viaggio e piazza della Repubblica
Il Centro Direzionale: la modernità
Il ponte delle Gabelle: i Navigli
San Marco: il centro di Milano
Via Solferino: il Corriere della Sera
L'itinerario, del costo di 15 Euro, sarà comprensivo di visita guidata e brochure riassuntiva dei testi, dei luoghi e delle architetture visitate lungo il percorso.
In alternativa, è possibile recarsi presso la sede dell'Ordine in via Solferino 17
Per informazioni: 02 62 534 390
Progetto a cura dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dell'Assessorato all'Urbanistica, Edilizia Privata e Agricoltura del Comune di Milano, in collaborazione con l'Ordine e la Fondazione dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Milano.
Si ringraziano:
famiglia Castellaneta
arch. Paolo Galuzzi e Piergiorgio Vitillo
dott.ssa Maria Cristina Rossi
Corriere della Sera
Nicola Sisti Ajmone
Pietro Ubaldi
studenti della Scuola Paolo Grassi
Civica Stamperia
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La Milano di Carlo Castellaneta
di Paolo Galuzzi e Piergiorgio Vitillo
Chi potrebbe meglio di Carlo Castellaneta accompagnarci attraverso la densa storia urbana di Milano e farci cogliere l’ineluttabile senso del cambiamento di una città tanto dinamica, mettendo in tensione le immagini e le tracce di un passato ormai scomparso con la profonda capacità di documentare i segni delle trasformazioni in atto?
Infaticabile romanziere e scrittore, critico, giornalista e firma di spicco del Corriere della Sera, Castellaneta ha dedicato romanzi e monografie alla sua amata Milano, divenendo un cronista di eccezione dei cambiamenti che la città ha attraversato nel Novecento e con cui si è presentata al nuovo secolo.
L’opera di Castellaneta alla prova degli itinerari di architettura promossi dall’Ordine di Milano diviene il modo di raccontare le trasformazioni fisiche della città riferendole alle mutazioni sociali e economiche che le hanno determinate e che, a loro volta, ne sono state fatalmente influenzate.
Rileggendo i numerosi scritti che l’autore ha dedicato alla città e ai luoghi urbani a lui più cari, si può rimanere sorpresi della modernità di un pensiero e di una ricerca che spesso, per pregiudizio positivo, continuiamo a pensare orientata unicamente a testimoniare una nostalgica immagine di “milanesità" perduta.
Se Milano, può essere considerata -anche a giudizio di Castellaneta- l’unica città italiana che si è aperta senza riserve alla modernità, le tracce visibili di tale adesione giacciono innestate profondamente su una storia urbana più ricca e antica. Castellaneta ha avuto sempre coscienza della impossibilità di frenare quel cambiamento che nella sua dinamicità, sicuramente, lo attraeva, e insieme gli consegnava il compito di documentare storie, tradizioni, costumi e luoghi che la modernità consumava e superava.
Nel restituire, seppur selettivamente, l’opera e i luoghi di questo acuto e colto “cronista” della storia meneghina, l’itinerario proposto ha l’ambizione di evocare proprio la tensione tra un passato che non è solo nostalgia di una condizione perduta e un futuro inteso non come acritica propensione per il nuovo che inesorabilmente avanza.
Un breve viaggio dentro l’immaginario urbano di Castellaneta che si raccoglie attorno ad alcuni luoghi a cui l’autore ha dedicato ripetutamente nel tempo alcune delle più belle pagine della sua sterminata produzione letteraria: dalla riforma ferroviaria, al Centro direzionale con le sue ultime recenti declinazioni contemporanee; alla città disegnata dalle vie d’acqua e dalla estesa ragnatela del ferro tranviario, attraverso letture, cronologie, microstorie e una rassegna selezionata di architetture paradigmatiche, si affonderà gradualmente all’interno dei tessuti della città storica, fino a raggiungere il luogo da cui tante di quelle storie hanno preso avvio e sono state raccontate: la sede storica del Corriere della Sera di Via Solferino.
Non solo quindi il ricordo di un Autore così intimamente legato a Milano e alla sua storia, ma un omaggio a un pensiero e a una lezione che continua a offrire spunti di riflessione intorno a cosa ragioniamo quando parliamo di tradizione, di memoria e di identità di una città. Di come tali istanze possano continuare a costituire anche in futuro valori utili per la la cura e la qualità di una città in continua trasformazione.