From 06.12.2013 to 06.01.2014
Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Milano commenta il comunicato di alcuni esponenti della Giunta per la convalida delle nomine a Senatore a vita, che non ritengono che Elena Cattaneo, Claudio Abbado, Carlo Rubbia e Renzo Piano abbiano raggiunto altissimi meriti scientifici
Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Milano ha appreso dalle agenzie di stampa del 4 dicembre 2013 che alcuni esponenti della Giunta per la convalida delle nomine a Senatore a vita, indicati dal Presidente della Repubblica il 30 agosto scorso, hanno comunicato che “pur rispettando il Capo dello Stato e i quattro nominati, dalle carte trasmesse alla Giunta, non sono emersi elementi sufficienti ad identificare gli altissimi meriti scientifici della Prof. Elena Cattaneo né gli altissimi meriti sociali” attribuiti a Claudio Abbado, Carlo Rubbia e Renzo Piano.
Riguardo all’attività dell’architetto Renzo Piano, i cui meriti e riconoscimenti dovrebbero essere ben noti a tutti, ci preme osservare che non solo si è distinto fin dall’inizio della sua attività per le sperimentazioni tecnologiche e di architettura partecipata, ma che con le sue realizzazioni è stato ambasciatore della cultura artistica del nostro Paese in tutto il mondo svolgendo un forte ruolo motivazionale nei confronti delle giovani generazioni.
Sollevare il dubbio che l’attività dell’architetto, oltre agli evidenti meriti scientifici, non abbia meriti sociali, stupisce e addolora: implicitamente non viene riconosciuto il valore sociale dell’Architettura come disciplina che per sua natura ha una ricaduta evidente sulla qualità delle nostre città e di chi le abita.
Anche il Consiglio Nazionale prende le distanze con stupore e incredulità:
"L’opera di Renzo Piano - e a chi dovrebbe essere impegnato per il bene comune non può essere sfuggito - si è sempre distinta per l’ attenzione ai temi etici e sociali, al dialogo col contesto e alla corretta gestione delle risorse energetiche e ambientali, per la qualità progettuale e costruttiva; il suo impegno in progetti di tipo culturale e sociale, come testimoniato dall'attività svolta con l'UNESCO e dalla Fondazione Renzo Piano, rappresenta una dimensione di impegno civile che va ben oltre la semplice costruzioni di splendidi edifici”