From 17.06.2013 to 17.07.2013
Nuovo capitolo dedicato alle trasformazioni degli ultimi anni nel comparto sud ovest di Milano, il cui tessuto edilizio sta diventando uno dei principali poli del nuovo terziario milanese
Milano che cambia presenta oggi un nuovo capitolo di approfondimento dedicato alle trasformazioni degli ultimi anni nel comparto sud ovest di Milano, il cui tessuto urbano da intensamente produttivo sta diventando uno dei principali poli del nuovo terziario milanese. Un’area del resto ampiamente documentata nel corso del tempo dal nostro Atlante, che si arricchisce così di nuovi interventi, magari non di grandi dimensioni, ma che sicuramente per qualità e strategia innestano -o consolidano- trasformazioni radicali nei modi d’uso locali.
Funzioni –dal residenziale al museale passando per uso ufficio e ‘laboratori’- che si connettono tra loro a creare una delle aree milanesi di maggior attrattività.
È il caso del progetto dello studio Cerri per la Fondazione Pomodoro, che si insedia nello stesso ex stabilimento della Riva Calzoni di via Solari/Stendhal, dove già abbiamo presentato la nuova sede corporate del gruppo Ermenegildo Zegna.
O del completamento, all’interno dell’ex stabilimento Schlumberger da parte dello studio Dordoni , delle disponibilità volumetriche realizzate con il Building Block T di via Tolstoj, che trova giusto di fronte all’ex Osram di Walter Besozzi e Vittorio Algarotti, altra operazione di ridefinizione del tessuto integrato ai consolidati edifici e viabilità dell’area.
E ancora lungo l’asse di via Tortona trova luogo l’intervento di demolizione e ricostruzione “l’Arsenale” dello studio Calzoni giusto di fronte alla graziealcielo quasi conclusa “Città delle Culture” di David Chipperfield, o della riconversione dell’ex General Electric sempre dello studio Dordoni accanto al celeberrimo Tortona 37 di Matteo Thun.
Infine l’intervento residenziale di via Salaino 10 dello studio Citterio and partner che propone un nuovo blocco isolato di 9 piani arretrato dalla cortina dell’isolato, di cui tuttavia preserva a margine i confini murati dell’isolato storico su cui si insedia.
Per segnalare nuove aree di trasformazione di cui siete progettisti o di cui siete a conoscenza, scrivete a: milanochecambia@ordinearchitetti.mi.it