From 22.02.2013 to 25.03.2013
Milanochecambia pubblica il progetto 'River plaza La Martesana', dello studio spagnolo EMBT - Enric Miralles Benedetta Tagliabue arquitectes associats
Milanochecambia pubblica il progetto River plaza La Martesana a Cologno Monzese, dello studio spagnolo EMBT - Enric Miralles Benedetta Tagliabue.
L'area di progetto, collocata lungo il perimetro comunale sud a ridosso con Vimodrone, è caratterizzata dalla presenza del Naviglio della Martesana, elemento che rivendica un ruolo catalizzatore nello sviluppo del progetto stesso.
Abbiamo affrontato il quadro entro cui si inserisce il progetto di Benedetta Tagliabue in occasione di un approfondimento del nuovo PGT di Cologno con la prof.ssa Maria Cristina Treu, responsabile del gruppo di lavoro del DIAP -dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano- estensore del Piano. Colloquio compiuto nell'ambito della ricerca in corso, in collaborazione con Centro Studi PIM e gruppo e-Mapping ANCE, dedicata all'analisi delle previsioni di trasformazione in aree appartenenti ai Comuni della prima cintura dell'area metropolitana milanese.
Osservando la carta di evoluzione dell’edificato, Cologno fino agli anni ’70 praticamente non esisteva. Nasce infatti come Comune al servizio del settore produttivo di Sesto San Giovanni. La popolazione residente per l’80% è frutto di immigrazione dalle regioni meridionali, soprattutto dalla Calabria.
Su 48.000 abitanti, il Piano ha ipotizzato un incremento di 3.000 addetti al comparto produttivo, che confermerebbe dunque la sua presenza prevalente sul territorio comunale.
Il tessuto urbano di Cologno propone numerose occasioni di riqualificazione: dalle coree storiche, sia pur con tutte le difficoltà a mettervi mano, alla enclave cinese, apparentemente impenetrabile al rinnovamento. In entrmbi i casi per innescare processi di trasformazione fisica è prima di tutto necessario avviare azioni di rigenerazione della popolazione.
Vi sono poi le aree dismesse del produttivo, alcune delle quali collocate in aree centrali e di pregio.
Cologno Monzese oltre che ospitare mano d’opera attiva sui Comuni limitrofi, in particolare come abbiamo visto verso Sesto, è sede essa stessa di attività, come ad esempio quelle di Mediaset, collocate nell’area a sudovest, al confine con Milano, che inducono impiego e mobilità, dall'utilizzo di numerosi capannoni per la produzione, alle attività di servizio ad essa.
Altro ambito di occupazione in aumento è il comparto medicale, cresciuto al servizio dell'attività dell'Ospedale San Raffaele, a tre fermate lungo la linea MM che trova proprio in Cologno il proprio termine: capolinea condizionato forse nei suoi mancati sviluppi a nord anche dai limiti provinciali verso Brugherio, già nella provincia di Monza e Brianza.
Questo fatto oggi condiziona molto le aree centrali libere, utilizzate di fatto selvaggiamente a parcheggio, essendo Cologno -pur senza le adeguate infrastrutture di stazionamento, appunto- nodo di interscambio gomma/ferro per gli abitanti dei vicini Comunidell'area metropolitana verso nord est.
L’area del Parco Bosco ad est, al confine con Cernusco, è la più ampia trasformazione segnalata dal Piano, prevista come implementazione di una porzione di verde pubblico già esistente. I terreni del Parco potranno essere oggetto di scambio attraverso meccanismi di compensazione previsti dal Piano a favore di alcune aree commerciali e residenziali in prossimità della fermata MM Cologno Nord.
Esistono infine in settori centrali alcune aree in dismissione di sicuro interesse, come abbiamo accennato, su cui però ancora non vi sono proposte progettuali.
E' in questo quadro che il progetto Miralles/Tagliabue si può definire collocato in un area piuttosto strategica, trovandosi sia a poca distanza dalla MM Cologno sud, a cavallo del confine comunale con Vimodrone, sia lungo la Martesana, in un'area in parte libera e in parte oggetto di demolizione e bonifica di produttivo dismesso.