From 19.02.2013 to 22.03.2013
Il 15 febbraio 2013 le sale dello studio-museo di piazza Castello 27 hanno ospitato la premiazione per il nuovo logo della Fondazione Achille Castiglioni
Fare visita allo studio-museo Achille Castiglioni è un'esperienza che si potrebbe ripetere all'infinito ma ogni volta è una sorpresa che porta alla scoperta di segni e dettagli inediti. Il 15 febbraio 2013 gli spazi di piazza Castello 27 hanno ospitato la premiazione per il nuovo logo della Fondazione Achille Castiglioni - costituita il 14 dicembre 2011 - esito di un concorso in cui sono stati presentati circa 1.300 elaborati di giovani di età compresa fra i 18 e 35 anni. A fare gli onori di casa sono gli stessi figli di Castiglioni: Carlo, Presidente della Fondazione, e Giovanna, anima dello studio-museo, la quale sollecita i presenti a "testare" di persona le innumerevoli sedute e poltrone progettate dal maestro. Ridurre lo spazio a pura esposizione di modelli sarebbe alquanto semplicistico; è più una palestra di pensiero in cui ciascun architetto, designer - creativo in senso ampio - dovrebbe farvi visita più volte in periodi diversi, dagli anni della formazione fino all'età avanzata.
La giuria del concorso era costituita da Italo Lupi (Presidente), da Silvana Annicchiarico, Pierluigi Cerri e Ornella Noorda.
Italo Lupi, raccontando il perchè della scelta del vincitore, spiega che sintetizzare in un logo le innumerevoli sfaccettature di Achille Castiglioni non è stato di certo una richiesta semplice. Per questo, è stata premiata l'idea di Davide Soldarini e Mattia Castiglioni - il cognome è un puro caso, ci tiene a precisare Giovanna, non sussiste nessun grado di parentela - la quale gioca su una scomposizione e ricomposizione di caratteri come se fosse un gioco di bricolage: il tema del divertirsi progettando era infatti una peculiarità dello stesso maestro. Prendendo la parola, i giovani vincitori raccontano che l'idea era creare un sistema in continuo divenire, per niente statico: le applicazioni del logo possono essere infinite dato che si è cercato di costruire un alfabeto ex-novo, in cui le lettere classiche giocano con nuovi segni. Il rimescolamento dei caratteri potrà rispondere quindi a diversi usi ed esigenze diverse, dalla carta stampata alla comunicazione web e chi userà il logo sarà a sua volta protagonista di un rimescolamento e messa in gioco.
Rodrigo Rodriguez, vice-presidente della Flos - azienda che in tutto il mondo è associata al marchio di fabbrica Castiglioni - ci tiene a sottolineare che il designer milanese ha fornito alla vita "qualcosa di inedito, con sorridente ironia, creando oggetti con un qualcosa di imprevedibile". I suoi prodotti hanno fatto sì che il valore simbolico impresso all'azienda diventasse qualcosa di immateriale e forte, destinato a perdurare nel tempo. Con qualche aneddoto, ricorda per esempio quando nella facoltà di San Paolo, di fronte a 500 studenti, raccontò per ore e ore la nascita di moltissime creazioni.
Ed è per questo suo rapporto privilegiato con gli studenti che si è pensato di istituire un concorso rivolto agli under35, per offrire l'opportunità di conoscere ed interpretare il genio creativo di Achille Castiglioni.