From 25.06.2012 to 26.08.2012
Nel supplemento ordinario n. 129 della G. U. n. 147 del 26 giugno il DL 83/2012 contenente molte novità per l'edilizia: agevolazioni fiscali, semplificazione e rigenerazione urbana
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 147 del 26 giugno 2012 - supplemento ordinario numero 129 il "DL 22giugno2012 n 83", che contiene numerose agevolazioni e incentivi riguardanti il mondo dell'edilizia.
Di seguito segnaliamo le più significative novità:
Agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione al 50% per lavori fino a 96mila euro
Viene estesa la disciplina di sgravio fiscale per le spese di ristrutturazione edilizia a favore degli interventi edilizi ordinari.
Il decreto prevede l'innalzamento, fino al 30 giugno 2013, delle soglie di detrazione IRPEF al 50% (attualmente è al 36%) per lavori fino a 96 mila euro (attualmente fino a 48 mila euro), per favorire interventi di ristrutturazione edilizia.
Agevolazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica
Fino al 31 dicembre 2012 si conferma al 55%.
Dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2013 la detrazione di imposta passa al 50%
Servizi di progettazione
Con il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni 1/2012 sono state abrogate le tariffe professionali, venendo così a mancare i parametri per il calcolo dei compensi professionali, e conseguentemente le tariffe da porre a base delle gare pubbliche.
Fino all'emanazione del nuovo decreto da parte del Ministero della Giustizia previsto in merito ai nuovi parametri di calcolo per le procedure giuridiche, si potrà continuare a fare riferimento alle tariffe professionali vigenti prima dell'entrata in vigore del Decreto Liberalizzazioni.
Semplificazione procedure edilizie
In caso di intervento edilizio soggetto alla Scia -segnalazione certificata di inizio attività, in cui l'attività edilizia può partire contestualmente- e Dia -denuncia di inizio attività, in cui l'attività edilizia può partire decorso un termine stabilito dal Regolamento Edilizio locale- viene generalizzata la possibilità di sostituire atti e pareri formali con autocertificazioni di tecnici abilitati.
Piano nazionale per le città
Introdotti gli strumenti innovativi del "Piano Sviluppo Città" e del "Contratto di valorizzazione urbana" propongono la riqualificazione delle aree urbane degradate e lo sviluppo delle città come motore per il settore edile.
Sono messi a disposizione risorse pubbliche per 7.225 milioni di euro già disponibili per il piano nazionale delle città, dedicati a nuove infrastrutture, alla riqualificazione urbana, alla costruzione di parcheggi, alloggi e scuole, anche attraverso l'attivazione di sinergie pubblico-privato.
I diversi soggetti istituzionali interessati al Piano saranno coordinati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti attraverso una specifica commissione che selezionerà gli interventi da realizzare.
Lo strumento del "contratto di valorizzazione urbana" regolamenterà gli impegni dei vari soggetti pubblici e privati relativamente all'area da valorizzare, così da consentire l'avvio delle opere in tempi definiti.
Credito di imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati
Si introduce un contributo in forma di credito d'imposta pari al 35% delle spese calcolate sul costo aziendale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato in possesso di laurea magistrale a carattere tecnico o scientifico impiegato in attività di ricerca e sviluppo o in possesso di dottorato di ricerca senza vincoli sulle attività di impiego. Vincolante l’assunzione per almeno 3 anni. Sono stabilmente destinati alla misura 50 milioni di euro.
Ripristino IVA per cessioni e locazioni nuove costruzioni
L'attuale normativa prevede che le cessioni e le locazioni da parte delle imprese edili di nuove costruzioni destinate ad uso abitativo, oltre il termine di cinque anni dalla costruzione, siano esenti dall'imposizione di IVA. Tale disciplina impedisce quindi alle imprese di costruzione di portare a compensazione l'IVA pagata per la realizzazione dell'opera, nel caso in cui questa venga venduta o locata dopo il termine di cinque anni. In questa situazione, l'IVA rimane quindi a carico degli imprenditori edili.