From 19.02.2012 to 17.06.2012
Alla nona edizione gli itinerari dell'Ordine propongono 4 percorsi dedicati a celebri maestri dell'architettura milanese.
Si sono chiuse le iscrizioni della nona edizione degli itinerari di architettura milanese dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano: nel 2012 si svolgeranno sette itinerari monografici che tratteranno figure di celebri maestri dell'architettura milanese: Piero Bottoni, Giovanni Muzio, Piero Portaluppi, Luigi Figini e Gino Pollini, Gio Ponti, Luigi Caccia Dominioni, Mario Asnago e Claudio Vender. Ripercorrere le vicende dei protagonisti dell’architettura dell’ultimo secolo costituisce uno spunto per riallacciarsi ad un discorso sull’attualità dell’architettura e sul rapporto con la tradizione.
La storia della costruzione della città di Milano può considerarsi rappresentativa della vicenda del moderno in architettura: la lezione di alcuni dei maestri milanesi attivi tra le due guerre ha contribuito alla reinterpretazione - quando non proprio alla rottura - di una visione storicista basata sull'uso degli ordini nella costruzione dell'architettura. La rielaborazione dei processi progettuali, consolidata attraverso una fitta prassi negli anni della ricostruzione e del boom economico, ha reso riconoscibile una specifica identità della via italiana alla modernità in architettura. Una visione sinergica in cui l'architettura viene intesa come mestiere nella piena integrazione tra artigianato, industria e progetto.
Il progetto “Itinerari di architettura milanese: l’architettura moderna come descrizione della città” costituisce nel suo complesso un’operazione rivolta alla produzione di cultura, uno strumento per il dialogo tra architetti e cittadini. Il progressivo affinamento della capacità di osservazione da parte dei cittadini verso le forme della loro città, sotto la guida di uno sguardo disciplinare, può contribuire a comunicare l'importanza e la complessità della prassi del mestiere dell’architetto, evidenziandone il ruolo nella società e riconsegnando un’idea di architettura come fatto collettivo.
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RITRATTI DAL PROFESSIONISMO MILANESE:
SABATO 16 GIUGNO 2012
Ritrovo
presso la Sede dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di
Milano in via Solferino 17 alle ore 9:30. Partenza itinerari alle ore
10:00 con ritorno in via Solferino alle ore 13:00. Replica alle ore
14:30 con partenza alle ore 15:00 fino alle ore 18:00.
Piero Bottoni
A cura di Giancarlo Consonni e Graziella Tonon
Valenza
urbanistica dei progetti architettonici e valenza architettonica dei
progetti urbanistici sono due costanti nel lavoro di Piero Bottoni.
Quando poi si dedica al disegno urbano, come nel QT8, Bottoni anticipa i
tempi immettendo, con il Monte Stella l’invenzione del paesaggio nel
progetto di città.
Un’altra costante è l’attenzione all’armatura
relazionale della città: gli spazi aperti pubblici. Ogni suo organismo
architettonico sa dialogare con la strada, confermandola e insieme
mostrandone possibili evoluzioni. Facendo del tema della "strada vitale"
il cardine del suo lavoro di architetto e di urbanista, egli supera
così talune semplificazioni razionaliste anticipando le proposte che
Jane Jacobs esporrà nel 1961 in The Death and Life of Great American
Cities.
Giovanni Muzio
A cura di Annegret Burg
Giovanni
Muzio (1893–1982) è stato un importante protagonista dell’architettura e
dell'urbanistica Milanese. Negli anni Venti partecipa al “Novecento Milanese”
sia nel gruppo artistico intorno a Margherita Sarfatti, sia in quello
architettonico. Fonda con Giuseppe de Finetti, Gio Ponti e altri il “Club degli Architetti Urbanisti”, che studia lo sviluppo della città e dell’architettura cercando una mediazione tra modernità e tradizione.
La
sua prima opera, la Ca’ Brütta, diventa il manifesto del movimento e le
opere che seguono dimostrano le tappe del percorso architettonico del
gruppo: dalla negazione di decorazioni accademiche, attraverso un gusto
raffinato e metafisico, fino alle strutture moderne con facciate di
klinker come interpretazione contemporanea della cultura lombarda del
mattone.
Con una enorme produttività architettonica, le sue
realizzazioni danno una notevole impronta alla città di Milano tra gli
anni Venti e Quaranta.
Piero Portaluppi
A cura di Stefano Poli
Piero
Portaluppi (1888-1967) architetto, docente e poi preside della Facoltà
di Architettura del Politecnico di Milano, fumettista brillante e
raffinato disegnatore, ha legato indissolubilmente la sua attività a
Milano, dove ha costruito numerose e inconfondibili architetture che
testimoniano un gusto personale e al contempo aperto a molteplici
influenze.
Attraversando le stagioni dell’architettura italiana ed
europea dagli anni Venti sino agli anni Sessanta, gli edifici milanesi
scelti per l’itinerario rappresentano un saggio delle qualità
stilistiche e costruttive che Portaluppi, grazie ad un’aggiornata
cultura figurativa e disciplinare aperta alle novità come legata alla
tradizione, ha saputo intrecciare a personalissime calligrafie
linguistiche, leggere e ironiche, sostenute da una curiosità vigile e
tuttavia inscindibili da un senso pragmatico della professione.
Figini e Pollini
A cura di Giacomo Polin
Lo
studio milanese di Luigi Figini e Gino Pollini ha iniziato la sua
attività dalla fine degli anni Venti, attraversando un cinquantennio di
storia dell'architettura italiana. La loro attività si è svolta
prevalentemente tra Milano e Ivrea, dove per Adriano Olivetti hanno
costruito numerosi edifici. A Milano hanno lasciato tracce continue e
durature del loro lavoro: una collezione di edifici diversi per
destinazione, ubicazione e dimensione uniti però dalla stessa volontà di
metodo, in equilibrio tra ortodossia del Movimento Moderno e
sensibilità storicista.
Riconsiderare oggi le opere milanesi di
Figini e Pollini ha un duplice significato: retrospettivo, di analisi
delle condizioni storiche in cui si trovavano ad operare tra fascismo,
ricostruzione, e boom economico, e un altro più funzionale al nostro
presente, di attenzione alla necessità del carattere "artigianale", empirico e ogni volta diversamente declinato, del progetto urbano.
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SABATO 6 OTTOBRE 2012
Ritrovo
presso la Sede dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di
Milano in via Solferino 17 alle ore 9:30. Partenza itinerari alle ore
10:00 con ritorno in via Solferino alle ore 13:00. Replica alle ore
14:30 con partenza alle ore 15:00 fino alle ore 18:00.
Gio Ponti
A cura di Fulvio Irace e Manuela Leoni
Asnago e Vender
A cura di Massimo Novati
Caccia Dominioni
A cura di Marco Ghilotti e Alberto Gavazzi
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“Itinerari di Architettura Milanese: l’architettura moderna come descrizione della città”, un progetto dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, a cura della sua Fondazione
Coordinamento scientifico:
Maurizio Carones
Redazione:
Alessandro Sartori
Stefano Suriano
Barbara Palazzi
Curatori itinerari:
Marta
Averna, Marco Biagi, Enrico Bordogna, Marco Borsotti, Paolo Brambilla,
Federico Bucci, Paolo Campiglio, Claudio Camponogara, Maria Vittoria
Capitanucci, Manolo De Giorgi, Elena Demartini, Elisabetta Dulbecco,
Alberto Ferlenga, Federico Ferrari, Massimo Ferrari, Paola Ferri, Luigi
Fregoni, Paolo Galuzzi, Gizmo, Stefano Guidarini, Fulvio Irace,
Alessandro Isastia, Graziella Leyla Ciagà, Manuela Leoni, Maria Cristina
Loi, Marco Lucchini, Luca Molinari, Laura Montedoro, Federico Oliva,
Gianni Ottolini, Raffaele Pugliese, Roberto Rizzi, Cesare Salvetat,
Graziella Tonon, Annette Tosto, Luigi Trentin, Alessandro Trivelli,
Piergiorgio Vitillo.
Coordinamento attività:
Giulia Pellegrino
Ufficio Stampa:
Susanna Conte