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Gustafson Porter vincono il Parco CityLife di Milano

Dal 27.10.2010 al 27.11.2010

Aggiudicato il Concorso per la progettazione del parco pubblico dell'area Fiera City. All'Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele esposti fino al 30 novembre gli 8 progetti partecipanti

(cliccando sulle immagini a fianco, si ingrandiscono)

Alla presenza delle autorità competenti dell'Amministrazione comunale, dei rappresentanti della committenza (così definita dal padrone di casa, assessore Carlo Masseroli, la rappresentanza degli operatori CityLife), della giuria presieduta dal prof. Francesco Dal Co e di molti dei progettisti partecipanti, è stato aggiudicato il Concorso per la progettazione del parco pubblico dell'ex area Fiera City, al progetto dello studio Gustafson Porter di Londra, in associazione con !Melk di New York e One Works di Milano, oltre che la Ove Arup International di Londra ed Arup Italia.

Secondi classificati i portoghesi Proap, facenti capo a Joao Nunes, con un progetto estremamente sensibile alla modulazione del terreno, trattato come materiale architettonico, in cui le increspature del terreno assecondano ed accompagnano i percorsi.
Terzo il progetto dello svizzero Atelier Girot, il più classico nel disegno di parco, con viali che si innestano con sensibilità ai percorsi circostanti ed in particolare con il Raggio Verde che attraversa l'area, dal Sempione verso il Portello, ed in cui i giochi dell'acqua proposti contribuiscono al controllo del microclima ambientale.

gli altri 5 gruppi finalisti sono: Erika Skabar, Agence Ter, Latitude Nord, Latz+partner, Rainer Schmidt Landschaftsarchitekten.

Un concorso internazionale a selezione ristretta, organizzato con la collaborazione del Comune di Milano, cui hanno partecipato alla candidatura una settantina di studi internazionali, tra cui a luglio 2010 sono stati selezionati 5 degli 8 candidati che hanno sviluppato il progetto, essendone già opzionati 3 direttamente dall'operatore. Selezione che a suo tempo aveva sollevato qualche polemica da parte dell'AIAPP per la scarsa presenza di concorrenti Italiani.
Oggetto della progettazione i circa 170.000mq di Parco pubblico che verrà realizzato e manutenuto per i primi suoi anni di vita da parte dell'Operatore CityLife, come voluto dalla Convenzione sottoscritta al P.I.I..
Un'opera pubblica, dunque, che ragionevolmente per essere aggiudicata passa attraverso lo strumento del Concorso di progettazione e non viene imposta dall'operatore. La memoria va infatti a quanto già avvenuto per il Museo di Arte Contemporanea di Libeskind o, a più indietro ancora per il Teatro Arcimboldi alla Bicocca, dove addirittura tali opere venivano progettate e realizzate con denaro proveniente dagli oneri urbanistici, ovvero pubblici.
Strumento fortemente voluto dall'Ordine degli Architetti e finalmente recepito dall'Amministrazione che, con un chiaro segnale di apertura a riguardo, ha invitato il presidente arch. Daniela Volpi come componente della Giuria.
Giuria inoltre composta da Francesco Dal Co e Alberto Ferlenga, 3 rappresentanti dell'Amministrazione Comunale e 3 del Gruppo CityLife.

Ha dunque vinto un gruppo Internazionale, capitanato da Neil Porter, in associazione con One Works, giovane engineering milanese in grande e rapida ascesa il cui raggiante chairman arch. Leonardo Cavalli ha brevemente illustrato il progetto.
Due linee chiare, alla base del lavoro:
- la geografia lombarda (motto del progetto è "un parco tra le montagne e la pianura" ndr), anche di matrice agricola
- la radialità, a sostegno dello spazio pubblico il cui centro è la piazza delle torri.
Insomma, come ha detto un emozionato Neil Porter, un concetto semplice, tra montagna e pianura, necessario per avviare un processo e creare un bel parco per tutti.

Concetto precedentemente sottolineato anche dal sindaco Letizia Moratti, definendo il verde indice della qualità della vita della città, e per questo racconta essere uno dei 3 punti fondamentali del nuovo PGT in fase di adozione.

E come bene sa dire Dal Co citando Kraus, a monito di chi non gradisce i mutamenti della città: "annuncio agli esteti una notizia ferale: un giorno Vienna fu nuova".
I diversi strati della città devono mutare, ognuno secondo i propri tempi, per garantirne l'attualità.

Ma ho l'impressione che non si riferisse alle stesse trasformazioni che ha inteso sottolineare l'assessore al territorio Carlo Masseroli, rivolgendosi all'ing. Ligresti come "presenza importante sul nostro territorio cui negli anni ha dato un grande contributo".


Francesco de Agostini


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