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Park Associati/Zucchi & Partners – con Filippo Pagliani e Nicola Bianchi alle Generali di via Tiziano

Dal 25.06.2008 al 25.06.2009

L’edificio è già operativo, anche se 'nell’acquario' ci sono operai al lavoro. Si tratta di un recupero funzionale con adeguamento impianti di un edificio molto Milano anni '60

Arrivo un poco in anticipo e faccio qualche foto. L’edificio è già operativo, anche se ne ‘l’acquario’ giallo del terzo piano ci sono operai al lavoro.
L’oggetto del sopralluogo di oggi è un recupero funzionale con adeguamento degli impianti di un edificio molto Milano anni ’60. L’impatto, per chi ha qualche familiarità con la zona, non è così immediato, per quanto segnato fortemente oltre che da ‘l’acquario’ -bovindo tutto vetro giallo fosforescente, già esistente anche se in tutt’altra veste- da una pensilina/freccia in alluminio stirato e fredde luci in trasparenza, un segno forte anche se un poco annichilito dal parcheggio selvaggio sul marciapiede che lo cinge.
solo dopo noto che in realtà altri inserti lo segnano fortemente, svecchiandolo con stile: le ‘paraste’/ brisoleil sempre in alluminio stirato a tutt’altezza, ma soprattutto il ‘cappello’ che fa da coronamento, di cui mi rendo conto quanto mancasse all’edificio originario.

Arriva Filippo Pagliani di Park Associati e mi presenta Nicola Bianchi, partner dello studio di Zucchi & Partners.
Il lavoro -mi raccontano- è frutto di un concorso ad inviti, vinto grazie ad un azzardo sul programma proposto dal bando, ovvero suggerendo una nuova e radicale ottimizzazione della distribuzione -che ha fatto guadagnare la possibilità del sopralzo in copertura cui accennato.

All’interno, al di la della hall di ingresso e reception –devo dire forniture e colori molto Park- si intravede la bella scala originaria, mantenuta tale e quale.
Qualche difficoltà con l’impresa ha ritardato le consegne ma nel complesso i nostri sembrano soddisfatti di quanto fatto.

Ma andiamo con ordine.
Il ‘segno’ della pensilina è un po’ la chiave del progetto, in quanto l’ingresso che originariamente avveniva alla quota del primo piano, con scala e copertura presidenziali, ora avviene due piani più sotto, ma non per questo con minor rilievo, chè con le luci della sera o nel medio grigio milano la sagoma ‘a freccia’ fa il suo bell’effetto.
Questa traslazione, assieme al movimento del terreno attiguo e a verde, cintato da semplici vetri che ne permettono totale permeabilità, ha ‘liberato’ i piani bassi, destinati a servizi, guadagnando inoltre la slp che è stata portata a coronamento dell’edificio.
La pensilina è un disegno possente -5 metri di aggetto- ma leggero, ed è rivestita di lamiera stirata di alluminio con alcuni inserti retroilluminati. Essendo anche leggermente strombata, sia il disegno che soprattutto la realizzazione non deve essere stata uno scherzo. Sono moduli uno diverso dall’altro, e piuttosto delicati. Chissà la manutenzione…

Entriamo: la hall è caratterizzata da pietra grigia levigata fine sia ai muri che al pavimento, anche se di grana e taglio differente, zoccolature, finiture di fino, vetri serigrafati e retroilluminati, banco su disegno sono la cifra dell’intervento, netto, ineccepibile.

Saliamo in ascensore all’ultimo piano. Stessi materiali dell’ingresso, dal disegno molto pulito, sobrio. Purtroppo non possiamo accedere nei singoli uffici, essendo già operativi, in cui tuttavia il lavoro degli architetti si è limitato alla predisposizione dei servizi e degli impianti, dato che le opere interne sono state gestite internamente dalle diverse società locatarie.

Ritorniamo quindi alla hall di ingresso, e di nuovo mi sembra che, sia pur di dimensioni contenute, riesca ad avere un carattere autorevole senza retorica, attuale.
il traffico è elevato, un continuo va e vieni legato alle diverse attività insediate –e forse all’orario di pausa- ma non vi è alcun senso di oppressione.
le forniture che lo arredano sono altrettanto contemporanee, e i vetri colorati elemento ulteriormente sfruttato, come per il bovindo, per scaldare l’ambiente: paradossalmente non sembra proprio di essere sottoterra…

Ci avviamo all’uscita.
La collaborazione tra i due studi prosegue oramai da diversi anni, coniugando felicemente la cifra sperimentale a scala ampia con la precisione e professionalità del metodo consolidato nella pratica professionale al più alto livello, facendo di questo gruppo uno dei più interessanti esempi del panorama culturale italiano attivo.
Filippo mi raccontera poi come recentemente si siano aggiudicati un importante lavoro in alto adige, grazie alla versatilità che individualmente, forse, entrambi gli studi non riuscirebbero ad esprimere.

Milano dovrebbe approfittare di queste opportunità professionali a portata di mano, ma ancora le cronache ci mostrano quanto preferisca affidarsi alla facile ridondanza delle archistar piuttosto che alla efficacia delle idee e della professionalità che le appartengono.
una delle tante occasioni mancate della nostra città?

Francesco de Agostini

 

allegato il .pdf degli autori

Ristrutturazione palazzo per uffici, 2006-8
Edificio di 8 piani, 10.000mq slp
via Tiziano 12, Milano

COMMITTENTE:
Generali Properties Asset Management

PROGETTO ARCHITETTONICO:
Zucchi & Partners (Nicola Bianchi, Andrea Vigano, Cino Zucchi) / Park Associati (Filippo Pagliani, Michele Rossi)

collaboratori:
Davide Pojaga (responsabile di progetto), Cinzia Barbaglia, Ivan Bernardini, Marian Beschoner, Fabio Calciati, Jennifer Gomes, Concalo Guerreiro, Marco Neri, Morihide Seki

PROGETTO STRUTTURALE:
Giorgio Piliego

PROGETTISTO IMPIANTI IDRAULICI E CLIMATIZZAZIONE:
Ariatta Ingegneria dei sistemi Srl (Gianfranco Ariatta, Alberto Ariatta)

DIREZIONE LAVORI:
Zucchi & Partners / Park Associati

COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE:
Rosella Tongini Folli

PROGETTO ANTINCENDIO:
CRD Srl

IMPRESA APPALTATRICE:
Mark Color Spa

IMPIANTI ELETTRICI E MECCANICI:
Atel Sesti Spa

ASCENSORI:
Kone Ascensori

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