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Ristrutturazione dei Frigoriferi Milanesi

Anno: 2001 - 2004

Località: Milano, Corsica

Indirizzo: Via Piranesi 10

Destinazione d'uso: Edifici multifunzionali

Progettista: Studio 5+1

La zona attorno a Porta Vittoria è una delle aree che in questi anni stanno subendo un processo di modificazione lento ma profondo. Se attorno ai navigli è la moda che si insinua tra i vecchi edifici, qui è l’arte che si fa fattore per la rinascita delle strutture esistenti ma in via di dismissione. Il progetto in esame è realizzato dal gruppo genovese Studio 5+1 che dalla trasformazione dei Frigoriferi Milanesi crea una nuova immagine urbana.

 

“Via Piranesi - scrivono i progettisti - si contraddistingue per avere un fronte lungo e compatto prevalentemente produttivo e uno frammentato e residenziale, frutto di uno zoning lineare determinato dalla linea della ferrovia che passava sino a pochi anni fa in superficie. All’interno di questa striscia denza, particolare rilievo prende il comparto dei Frigoriferi Milanesi / Palazzo del Ghiaccio. Gli aspetti urbani si fondono con quelli di una nuova strategia commerciale e di servizio ed il profetto si completa con la ricerca di un nuovo slogan (Open Care) ed è una nuova immagine coordinata uno dei punti di forza del progetto. I primi interventi di questa trasformazione si concentrano sull’edificio di via Piranesi, sul Caveau e la sua rampa di accesso. La banalità e la mancanza di carattere dell’edificio basso e lungo vengono enfatizzati da due semplici operazioni: la bagnatura del lingotto grigio in un nero petrolio, un blob che investe tutto e la sovrapposizione di una “pelle-pellicola” di vetro lucida che gioca cromaticamente con la monotona geometria del prospetto sottostante, scontornando il volume rendendolo bidimensionale. La ridefinizione del basamento attraverso nuove, profonde aperture che tentano una qualche “trasparenza” tra l’esterno pubblico e l’interno privato, il sovradimensionamento della grafica sui due prospetti per esaltarne il nuovo aspetto monolitico dell’edificio e il sistema illuminotecnico diffuso su via Piranesi, puntuale anche nella corte interna completano il progetto dove l’assenza di ricerca di dettaglio contraddistingue il volume nella sua nuova immagine urbana”.

 

Claudio Camponogara