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Year: 2008 - 2010
Town: Pioltello, Sud
Address: via alla Stazione, Pioltello
Intended use: Sistemazioni urbane: piazze
Designer: Monestiroli Architetti Associati
La Piazza della Stazione di Pioltello
L’occasione del progetto della nuova Piazza della Stazione di Pioltello1 è rappresentata dal quadruplicamento della linea ferroviaria Pioltello-Treviglio2 con la realizzazione di una nuova “stazione di porta” del nodo ferroviario milanese, la terza insieme a quelle di Rogoredo e Rho-Pero. Il progetto è organizzato attorno alla figura di due nuove piazze di forma triangolare e da tre edifici che le definiscono, con funzioni (commerciale, residenziale, pubblica), dimensioni e forme differenti, ma caratterizzati dallo stesso materiale (mattoni faccia a vista). Le due piazze, fra loro comunicanti, rappresentano forti centralità locali: quella vera e propria della Stazione, pavimentata in mattoni, con una fontana circolare che segna l’asse di simmetria fra Stazione e centro commerciale e su cui si affaccia il manufatto dei viaggiatori (600 mq a piano). La piazza più grande, verde e bordata da filari di tigli, è delimitata da due edifici: quello commerciale (lungo via della Stazione) e quello residenziale (a questo perpendicolare, su via Gabriele D’Annunzio), sul bordo occidentale della piazza, che definisce il rapporto con la città esistente.
L’edificio commerciale (di circa 2.000 mq), di un piano fuori terra più un parcheggio interrato, è attraversato da una galleria longitudinale, illuminata dall’alto, di collegamento con la piazza della Stazione. La struttura è in cemento armato, mentre la copertura è appesa a una trave reticolare (lunga m 130, verniciata bianco avorio): gli appoggi esterni all’edificio definiscono le due testate della galleria, con due “portali” trasversali che segnano i principali luoghi di accesso. L’edificio residenziale (di circa 3.000 mq), si sviluppa su sette piani fuori terra, con pianoterra commerciale e porticato; il corpo di fabbrica è suddiviso in cinque blocchi (di dimensioni differenti), separati da quattro corpi scale che servono otto appartamenti per piano. L’edificio è fortemente e plasticamente caratterizzato da ampie logge ordinate e profonde (più di 2 metri), che prospettano sulla piazza e sono inquadrate in ampie cornici (intonacate e dipinte di bianco), che al piano terra si trasformano in portici.
La nuova stazione ospita, oltre i servizi per i viaggiatori al piano - città, un’aula civica e altri spazi di uso pubblico al primo piano: due volumi separati uniti dal grande atrio, che si apre sulla piazza. L’accesso al primo piano e alle terrazze avviene con una scala esterna in acciaio che raccorda le due ali dell’edificio, che propone i materiali e i colori usati negli altri due edifici, conferendone unità materica. Le murature sono realizzate in cemento armato rivestito con mattoni faccia a vista; i serramenti di ferro sono verniciati sempre con colore bianco avorio, così come tutte le altre opere di ferro. A sud, parallelamente alla linea ferroviaria, un lungo viale alberato (via Bruno Munari) ospita i parcheggi a raso, i cui filari hanno anche la funzione di protezione tra la piazza e la ferrovia.
La composizione urbana e il linguaggio architettonico complessivi esprimono l’inconfondibile poetica di Antonio Monestiroli: l’architettura come conoscenza del mondo, messa in scena con rigore e ricerca dell’esattezza, espressa con forme direttamente comunicative del loro senso, ruolo, funzione; in estrema sintesi, l’idea dell’architettura come arte civile.
Paolo Galuzzi
[1] Il progetto, con un iter di formazione e ideazione piuttosto lungo (1998 – 2009), è firmato da MAA Monestiroli Architetti Associati (Antonio Monestiroli, Tomaso Monestiroli), con Luciano Lussignoli.
[2] Prevista nell’Accordo di Programma sottoscritto (1996), tra Regione, Comune, Provincia, Ferrovie dello Stato, Parco Agricolo Sud Milano.