The staff of the Order and Foundation are available to help with problems and reports.
Here are the office contacts
Centro operativo logistico ex-Gondrand
Year: 1968 - 1968
Town: Segrate, Sud
Address: via Dante Alighieri
Destinazione d'uso: Edifici per l'industria
Nelle costruzioni per l’industria, che definiscono le proprie caratteristiche di campata per la maggiore luce fra gli appoggi e per la maggiore altezza, la necessità di spazio libero indifferenziato per lo stoccaggio segna una certa divaricazione fra gli edifici di produzione e quelli destinati a magazzino. In questo modo sono state reinterpretate in genere le forme delle capriate e delle grandi sale voltate. È questo il caso dei magazzini Gondrand a Segrate in cui il tema del grande spazio coperto è arricchito in complessità dallo scambio merci ferro-gomma, cioè dalla sezione ad arco richiesta dalle Ferrovie dello Stato, con 45 metri di luce libera fra gli interassi agli appoggi, altezza interna massima di 17 metri, con campate ogni 7 metri. Progettato da Aldo Favini e realizzato dall’impresa Bonomi & Vecchi, l’edificio è costituito da archi a tre cerniere formate da due costole realizzate a piè d’opera, unite in chiave e poggianti sui cavalletti laterali, per divenire dopo il blocco della sezione di chiave, un arco a due cerniere alle imposte.
“(...) Il nuovo complesso dei F.lli Gondrand sorge su una vastissima area alla periferia di Milano, ed il solo magazzino principale, della lunghezza interna di 188,80 m e di 92,50 m di larghezza con sbalzi su tre lati, copre una superficie di circa 21.000 mq (…)”. “(...) La copertura del capannone è costituita da una serie di archi ad asse parabolico con le seguenti caratteristiche geometriche: interasse 7,20 m; luce teorica 43,20 m; freccia 11.50 m. Staticamente la struttura è un arco a tre cerniere durante le operazioni di montaggio e sotto l’azione dei carichi permanenti poi a due cerniere (…). La scelta statica dell’arco a due cerniere è stata suggerita essenzialmente dalla qualità del terreno di fondazione, per ridurre effetti delle variazioni termiche e quelli dovuti alla instabilità statica dell’arco. L’arco è a momento di inerzia variabile, ha sezione a doppio “T” con un’anima di 10 cm e un’altezza variabile da 80 cm in chiave a 94 cm all’imposta, larghezza delle ali 45 cm (...)”.
L. Biraghi
in ‘L’industria Italiana del Cemento’ 8/1968
G. Barazzetta (a cura di)
Milano, 2004