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Scuola Materna

Year:  2004

Town: Ronco Briantino, Nord

Address: Via San Giuseppe

Intended use: Edifici per l'istruzione

Designer: Giancarlo Allen

Il progetto prevede la realizzazione di 3 sezioni di scuola materna, aule speciali, un grande salone per attività collettive, una cucina per la preparazione di 450 pasti, una piazza di ingresso e la sistemazione dell’area. Le aule sono tutte disposte sul lato sud ed ogni aula ha uno spazio verde esterno attrezzato come aula all’aperto.Particolare attenzione è stata rivolta alla luce, allo studio del colore e agli arredi. Il principio regolatore del progetto è il raggiungimento di un’alta qualità ambientale dell’intervento edilizio attraverso l’applicazione di linee guida che riguardano energia, acqua, materiali, rifiuti, salute, comfort, paesaggio, mobilità, partecipazione, economia. La progettazione ha coinvolto i cittadini, gli alunni, gli insegnanti e il personale ausiliario per garantire il miglior uso, accessibilità, manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi previsti nel progetto.

 

L’edificio si caratterizza planimetricamente con la massa omogenea del corpo contenente le aule identificabile anche per la serialità degli spazi e delle aperture mentre gli altri ambienti contenenti altre attività si evidenziano anche volumetricamente con sfalsamenti e cambi di altezze nonché di finiture esterne. L’edificio è rivestito in doghe di legno di larice posate in orizzontale sui corpi rettilinei e verticali sul corpo curvilineo, la tecnologia è quella del rivestimento ventilato. La sezione trasversale mostra un dettaglio segno dell’attenzione del progettista per il funzionamento bioclimatico dell’edificio. Questo dettaglio, una torre del vento/canale di luce, visibile anche all’esterno, si ripete in diverse parti dell’asilo. Con questa semplice attenzione, che ha un valore architettonico, si caratterizza il funzionamento energetico estivo ed invernale della parte più profonda della costruzione, con l’obiettivo del miglioramento delle condizioni di comfort ambientale.Grazie ai criteri progettuali, ai materiali e alle tecniche costruttive, l’edificio è prevalentemente una costruzione stratificata in legno, le prestazioni energetiche dell’edificio sono largamente inferiori rispetto alla pratica costruttiva corrente (trasmittanza dell’involucro verticale 0,22 W/m2K; copertura 0,16; serramenti 1,6).Il comfort termo-igrometrico raggiunge livelli eccellenti sia durante i mesi freddi sia nel periodo estivo grazie a elevati valori di isolamento termico, traspirabilità e sfasamento dell’onda termica dell’involucro e all’utilizzo di serramenti basso-emissivi in legno. Il comportamento energetico passivo dell’edificio, i pannelli solari e la ventilazione controllata consentono di ridurre ai minimi termini i consumi di combustibili fossili.Le tecniche costruttive utilizzano sistemi basati sull’uso di materiali rinnovabili e a basso contenuto energetico durante il loro intero ciclo di vita.

 

Particolare attenzione è dedicata alle caratteristiche tossicologiche dei materiali escludendo tutti quelli in grado di produrre inquinamento indoor. Le coperture piane realizzate con verde pensile estensivo associano qualità estetica a vantaggi economici ed ambientali con una forte riduzione dell’effetto isola di calore ed una riduzione della sovraesposizione termica estiva degli ambienti sottostanti.Stessi criteri sono stati applicati nella progettazione degli arredi.’orientamento delle aule lungo l’asse est-ovest e un leggero porticato per il controllo solare dinamico garantiscono soleggiamento e illuminazione naturale continui durante i mesi invernali e protezione dall’irraggiamento diretto nei mesi caldi.Lo spazio di distribuzione funziona come tampone e protegge ulteriormente le aule dalle temperature fredde invernali a nord. Grazie alle forti attenzioni rivolte alla qualità funzionale ed energetica, alla salubrità e al comfort per bambini e insegnanti, al ridottissimo impatto ambientale, la nuova scuola rappresenta un esempio di corretto approccio al tema dell’edilizia pubblica, al cui centro rimane l’uomo.

 

Alessandro Trivelli