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Residenze Type A
Year: 2007 - 2009
Town: Milano, Parco Lambro - Cimiano
Address: via Guido Mazzali 7
Destinazione d'uso: Edifici residenziali
Designer: studio Itredì
L’innovazione della costruzione tradizionale si affronta molto raramente nella realizzazione della residenza. Le imprese di costruzione sono vocate al mantenimento del loro Know-how più che acquisirne altro, pertanto è molto complesso introdurre alternative tipologiche, costruttive, tecnologiche se gli operatori non sono spinti da un desiderio di sperimentazione sostenuto dai progettisti. L’intervento di via Mazzali nasce quindi da una volontà e da un entusiasmo verso le sollecitazioni che le nuove esigenze sono venute a creare nel campo del risparmio energetico e dell’ecosostenibilità.
L’edificio di 5 piani ha un linguaggio architettonico molto differente dal suo contesto caratterizzato da edifici degli anni Sessanta/Settanta tipicamente residenziali. I progettisti si sono voluti staccare dalla continuità formale dell’intorno in ogni elemento del progetto; dal basamento, al colore, alla massa volumetrica. E’ di fatto un piccolo volume di cinque piani con tre affacci e un fronte cieco occupato dal volume staccato delle scale e dell’ascensore. Le superfici residenziali non hanno finestre sul filo della facciata, non ci sono logge ma una balconata continua racchiusa nel volume che dialoga con l’esterno attraverso continui e ripetuti, piano per piano, tagli orizzontali nell’involucro rosso carminio. Un edificio semplice che però mostra un carattere evidente e nasconde una tecnologia interessante proprio nell’elemento più in vista. Gli obiettivi energetici di progetto richiedevano di portare l’efficienza energetica dell’edificio al livello più alto della classificazione attuale, sia con l’applicazione dei calcoli di norma in Lombardia che secondo lo standard Casaclima della Provincia di Bolzano. Un attento progetto esecutivo e un'impiantistica evoluta hanno permesso di contenere i consumi energetici in soli 22.5 kWh/m2A, raggiungendo la classificazione energetica Classe A per la Regione Lombardia e la classe A oro per Casaclima. La struttura dell’edificio è rivestita con un intonaco sottile su isolante in lana di roccia di 12 cm di spessore che l’avvolge senza soluzione di continuità, protetto dalla balconata che a sua volta è rivestita con pannelli in fibra di legno finiti a resina su struttura ventilata. Il problema dei ponti termici causati dalle balconate è stato risolto mediante un accorgimento tecnico poco utilizzato in Italia ma molto diffuso in Europa. Uno speciale raccordo termoisolante separa la struttura dell’edificio da quella del balcone e permette la continuità del rivestimento isolante in questo punto della costruzione particolarmente delicato dove, con più frequenza, si manifestano fenomeni di ponte termico, che sono responsabili delle dispersioni di calore e della formazione di muffe e condense sulle murature. La balconata ha così un regime termico proprio (esterno), è un prolungamento dello spazio abitabile ma è separato termicamente dalla costruzione, è uno spazio di mediazione climatica (protezione dall’irraggiamento solare) ma anche uno spazio vivibile.
Dal punto di vista impiantistico sono state utilizzate gli accorgimenti più attuali e accessibili sul mercato, ma pur sempre rari nella costruzione della residenza: impianto di ventilazione controllata con recupero di calore, deumidificazione estiva, produzione di energia geotermica con pompa di calore, riscaldamento e raffrescamento radiante a pavimento, produzione di acqua calda sanitaria con collettori solari posti in copertura, impianto fotovoltaico per i consumi condominiali. Ci possiamo chiedere perché altri operatori non hanno le stesse attenzioni nel costruire?
Superficie: 650 m2.