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Segrate Village

Anno: 2007

Località: Segrate, Sud

Indirizzo: via Cellini

Destinazione d'uso: Edifici residenziali

Progettista: piuarch

Il progetto di Segrate Village si colloca in un’area ex industriale di profonda trasformazione urbana in prossimità della Stazione ferroviaria di Segrate. L’impianto urbano si adatta alla forma trapezoidale dell’area con sei corpi di fabbrica di cui due molto lunghi e paralleli alla ferrovia e altri quattro orientati a sud est e nord sud dalla forma non rettilinea. comune, non sono spazi di risulta ma spazio progettato come gli edifici, al piano terreno le abitazioni sono dotate di un giardino privato che costituisce un fi ltro visivo e fisico tra lo spazio abitato e il giardino condominiale. La particolarità dell’impianto planimetrico di questi edifici di altezze molto differenti, dai sei ai nove piani, è la ridotta profondità del corpo di fabbrica perI vuoti, caratterizzati da un giardino dare il doppio affaccio alle unità abitative ma con un uso della corte interna agli
edifi ci che cambia ai vari livelli passando dall’essere quasi un grande cavedio a una corte aperta. Sulla ridotta corte interna si affacciano prevalentemente gli spazi di servizio, il blocco edilizio creatosi dei due corpi di fabbrica e della corte interna si presenta come un volume massiccio ma irregolare che instaura un rapporto dimensionale con le altezze degli edifici dando una caratterizzazione molto urbana all’intervento. Si percepisce l’ambizione di configurare uno spazio abitativo aperto, un’idea di comunità, anche se di livello medio-alto ma non “segregativa” con spazi dedicati al tempo libero e allo sport e un asilo interno.

 

L’attenzione progettuale si è rivolta anche allo studio della tecnologia edilizia e alla qualità dei materiali da utilizzare al fine del mantenimento nel tempo delle prestazioni energetiche e del conseguimento di un ottimo livello di risparmio energetico grazie all’uso sinergico della massa e dell’isolamento termico e l’assenza di ponti termici. La ricerca del comfort termico ha portato il progetto alla scelta di dotare le abitazioni di impianti di distribuzione dell’energia termica di tipo radiante attivi sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. Nella fase estiva la regolazione del comfort termoigrometrico è regolato da un impianto di deumidificazione. L’impiantistica prevista è un mix di caldaie a condensazione per il riscaldamento e pompe di calore ad acqua di falda per il raffrescamento e contabilizzazione di calore individuale. Il progetto ha ricevuto la certificazione energetica in classe A con un’esigenza di energia per il riscaldamento di 24Kwh/mq anno.

 

Alessandro Trivelli