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Carlo Lanza - Consulenze Tariffe

Dal 10.03.2009 al 10.03.2010

"Ma chi l'ha detto che non esistono più le tariffe?" Proseguono le nostre interviste con i consulenti esterni all’Ordine sulle problematiche professionali

Carlo Lanza – Consulenze Tariffe


- Proseguiamo nella serie di interviste ai nostri collaboratori con l’arch. Carlo Lanza, coordinatore dello sportello Tariffe. Dacci una tua presentazione in poche parole

Sono iscritto all’Ordine dal 1973, e da allora svolgo attività di libera professione in campo urbanistico ed edilizio. Per tre anni sono stato anche Direttore Generale dell’Area Territorio del Comune di Monza.

- Da quanto tempo collabori alla commissione parcelle del nostro Ordine?

Dal 1984, con una breve interruzione, faccio parte della Commissione Parcelle.
Fin dall’inizio questa commissione ha sempre svolto anche funzioni di sportello per fornire consulenza ai colleghi relativamente a questioni legate all’applicazione delle tariffe e alla stesura di disciplinari.
Da alcuni anni si è però costituito, con funzioni stabilite dal regolamento dell’Ordine, uno specifico Sportello Tariffe di cui sono coordinatore.
Lo sportello si appoggia sul lavoro di tutti i componenti della Commissione Parcelle che, con il prezioso e competente aiuto della segretaria, settimanalmente, a turno, ricevono i colleghi o forniscono consulenze telefoniche.
Ogni settimana ci contattano tra i quattro ed i dieci professionisti.

- Quali sono gli argomenti principali affrontati nelle vostre consulenze?

tra i più frequenti vi sono le prestazioni collegate ai lavori pubblici: spesso i nostri colleghi si scontrano con alcune classiche ottusità delle amministrazioni.
Così come le questioni relative alle denunce di inizio attività o, negli ultimi mesi, alle Certificazioni Energetiche.

In generale, comunque, nonostante le Sportello abbia come obiettivo quello di fornire consulenze a chi deve intraprendere un’attività o assumere un incarico, molto spesso ci si appella a noi quando non si sa come uscire da situazioni di rapporti inaspriti con i committenti oppure si scopre di essere incapaci a valutare in termini di compenso le prestazioni professionali.
Occorre sottolineare  comunque, che ai commissari che si dedicano allo sportello e alle segretarie che li supportano, va riconosciuta una straordinaria elasticità dovendo affrontare quesiti sempre diversi sui più vari e disparati argomenti.

- In merito alle prime due questioni ci racconta la sua esperienza:

La legislazione relativa al Lavori Pubblici pretende un costante aggiornamento o addirittura la presenza presso ciascuno studio professionale di un esperto che impedisca di interpretare malamente norme che volentieri sono contraddittorie e destinate a trovare applicazione secondo criteri autonomi e incontrollati, frutto molto spesso della fantasia di alcuni tecnici pubblici.

Tra le interpretazioni errate che mettono a rischio un corretto svolgimento della prestazione professionale, molte riguardano proprio l’applicazione delle prescrizioni di tariffa: capita di frequente che i nostri colleghi sottoscrivano contratti “capestro”, ignari dei propri diritti e dei propri doveri, o svolgano più attività senza aver sottoscritto alcun accordo o subiscano l’ostracismo delle Amministrazioni.
Sovente poi, non viene riconosciuto il principio dell’esistenza e della prevalenza di una legge dello Stato, in particolare la Legge 143 del 1949, mai di fatto abrogata né emendata, rispetto ad un Decreto Ministeriale, quello del 2001 relativo ai Lavori Pubblici, che integra solo in parte e limitatamente quella Legge.

La Denuncia di Inizio Attività è un procedimento introdotto per accelerare l’iter burocratico per l’ottenimento di un titolo che abilita ad una trasformazione del territorio: nella maggior parte dei casi sostituisce il cosiddetto Permesso di costruire.

La differenza tra i due provvedimenti dal punto di vista professionale è particolarmente significativa. Mentre per il committente si tratta di un vantaggio in termini di tempi per la realizzazione del manufatto programmato attraverso il “silenzio / assenso”, al professionista è affidata una responsabilità aggiuntiva essendo necessaria la sottoscrizione di atti che prevedono l’assunzione del ruolo di “pubblico ufficiale”.

Ciò ha naturalmente  conseguenze non più solo amministrative, ma anche penali, rispetto cioè alla correttezza e veridicità  di una serie di certificazioni che di norma spetterebbero alla competenza e alla responsabilità degli uffici pubblici.

La scelta di procedere con una DIA spetta al committente e deve essere esplicitamente accettata dal professionista attraverso la sottoscrizione di un contratto che preveda anche la remunerazione più opportuna per quella specifica prestazione aggiuntiva.

Ciò spesso non avviene e i colleghi che non conoscono attraverso quali criteri vada impostato l’accordo con il cliente hanno difficoltà a vedere riconosciuti i propri diritti.

- Qual è il livello di preparazione dei vostri  interlocutori? Sono giovani laureati o più in generale è un servizio trasversale?

Nella maggior parte dei casi e senza flessioni del fenomeno nel tempo assistiamo, devo dire sempre con stupore, alla meraviglia dei colleghi quando scoprono che esistono norme dettate non da regolamenti astratti, ma da ragionamenti logici, frutto di lunghe e ripetute esperienze, e che possono, se utilizzate correttamente, garantire, in primo luogo e  soprattutto, la qualità dei rapporti tra professionista e committente.

Che l’argomento della tariffa, intesa non solo come mero calcolo astratto dalla realtà, ma come pragmatico e razionale rapporto tra prestazione professionale e congruo e dignitoso compenso, faccia parte integrante del nostro lavoro, è a volte una rivelazione.
A volte ad una preparazione tecnica approssimativa dei nostri interlocutori -e qualche volta haimè non solo nel campo delle tariffe- corrisponde in alcuni casi, però, la pretesa di essere difesi a qualunque costo nonostante si siano commessi errori.

Chi si rivolge allo Sportello porta con sé dei problemi reali che non sa come affrontare: anche se a volte ostenta sicurezza, nella maggior parte dei casi è come se si sottoponesse ad un esame.

Noi dello sportello siamo, anche se involontariamente, giudici dell’attività professionale del nostro collega, ne indaghiamo sommessamente metodi e risultati, facciamo emergere ingenuità o superficialità inaspettate, ma possiamo anche valorizzare talune procedure adottate e mettere in evidenza la professionalità dimostrata, traducendo il tutto in una corretta metodologia di valutazione dei compensi.

Ciò che è sicuro è che tutti coloro che hanno avuto modo di usufruire del nostro contributo hanno ricevuto informazioni che hanno chiarito ogni aspetto dei problemi che ci hanno sottoposto, migliorando in questo modo il loro livello di preparazione.

Francesco de Agostini


Ricordiamo a tutti che per poter usufruire del servizio offerto dal nostro consulente  arch. Carlo Lanza e dalla Commissione Tariffe che rappresenta  è sufficiente prenotare l’appuntamento in Segreteria per i giorni preventivamente fissati e indicati sul sito.

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