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ALESSANDRA MESSORI

Matricola: 20076

Sezione: A - a architetto

Laurea: MI 2016

Prima Iscrizione: 12.07.2005

iscrizione: 29.11.2017

Abilitazione: MI 2004

Precedenti Iscrizioni: (proveniente dalla Sezione B - settore Architetto iunior, data di prima iscrizione all'Albo professionale 12/07/2005)

ALESSANDRA MESSORI

2016

Majlis Resort

Il Majlis Resort, situato sull'isola di Manda, nell'arcipelago di Lamu, sulla costa settentrionale del Kenya, è un'opera nata dal progetto dell'arch. Amedeo Strada, con la partecipazione dell'arch. Alessandra Messori e dell'arch. Andrea Angeli. Questo progetto si distingue per il coinvolgimento attivo di maestranze e artigiani locali, che hanno partecipato sia alla fase progettuale che a quella realizzativa. Sono stati istituiti laboratori in loco, con l'obiettivo di disegnare e creare non solo arredi e decorazioni su piccola scala, ma anche dettagli architettonici e strutture portanti. Particolare attenzione è stata data all'utilizzo di materiali locali, reperiti direttamente sull'isola: un esempio significativo è la produzione di mattoni, che sono poi stati utilizzati come elementi strutturali del resort. Il Majlis Resort è quindi un esempio di come l'architettura possa integrarsi armoniosamente con l'ambiente circostante, promuovendo al contempo una collaborazione culturale e professionale con la comunità locale.

2016

Ciclo di allestimenti per l'Ordine degli Architetti di Milano

Il ciclo di allestimenti dedicato alle figure di Giulio Minoletti, Marco Zanuso e Gio Ponti, organizzato dall'Ordine degli Architetti di Milano, ha visto la curatela dell'architetto Franco Raggi in collaborazione con l'architetto Alessandra Messori. L'obiettivo era creare un format di allestimento replicabile e adattabile nel tempo, in grado di modificarsi in base all'estetica specifica di ciascuna mostra. Per raggiungere questo scopo, sono stati realizzati pannelli in legno con una struttura fissa, mentre le superfici stampabili potevano essere personalizzate a seconda delle esigenze espositive. Questo ciclo di allestimenti si è posto l'obiettivo di celebrare l' eredità di tre architetti e designer visionari, combinando flessibilità e rispetto per le peculiarità di ciascun progetto espositivo.

2014

Mirtillo show room

Il progetto di ristrutturazione d'interni dello showroom del brand di abbigliamento per bambini Mirtillo, situato in un palazzo storico milanese in via Cerva, ha avuto come obiettivo la combinazione armoniosa tra l’eleganza classica dell’edificio e l’atmosfera leggera e ludica richiesta dal cliente per la sua attività commerciale. L’architetto Alessandra Messori ha voluto valorizzare le caratteristiche storiche del palazzo, creando un dialogo tra passato e presente attraverso un design che rispetta l'architettura esistente, senza rinunciare alla contemporaneità. Colori vivaci e forme giocose sono stati utilizzati per richiamare il mondo dell’infanzia, creando un ambiente accogliente e dinamico. Il sistema di appenderia è stato progettato in modo da integrarsi perfettamente con gli elementi architettonici storici, senza compromettere la funzionalità dello spazio espositivo. La sovrapposizione di elementi moderni e classici ha dato vita a uno showroom capace di riflettere sia l'identità del marchio Mirtillo che la raffinatezza del contesto architettonico milanese, riuscendo a coniugare estetica e funzionalità.

2010

Villa Pittaneri

La villa, sviluppata su un unico piano, rappresenta un raffinato esempio di fusione tra design contemporaneo e armonia con il contesto naturale. Composta da tre unità affiancate, comprende un corpo principale e due loft indipendenti, caratterizzati da ampi spazi e finiture di pregio. La struttura principale è stata realizzata dall’ing. Vincenzo Schilirò di Catania, mentre l’arch. Messori ha curato il progetto degli interni, con un’attenzione particolare al rapporto tra interno ed esterno. L'uso sapiente di materiali locali, come la pietra lavica e i colori ispirati al territorio di Catania, enfatizza il legame con l'ambiente circostante. Le aperture architettoniche sono state studiate per creare scorci prospettici verso il giardino, caratterizzato da vegetazione mediterranea spontanea e rocce laviche, valorizzando la vista e la luce naturale. Nonostante la villa si presenti come introspettiva e protetta per motivi climatici e di sicurezza, essa stabilisce un dialogo visivo costante con il paesaggio, fondendo architettura e natura.