Dal 24.04.2014 al 02.06.2014
Dopo la proposta per un Centro Civico di quartiere, nuovo concorso bandito dal Comune di Milano basato sul ‘bando-pilota’ predisposto dal nostro Ordine, in collaborazione con il Comune di Milano e l’Ordine Ingegneri, dedicato al cavalcavia della Bussa
Semplificazione, massima partecipazione, chiarezza delle regole: Milano guarda all’Europa e si fa interprete di un progetto pilota innovativo:
dopo il bando di concorso internazionale di progettazione del Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi, da realizzare nel parco pubblico “La Biblioteca degli Alberi”, nell’ambito del Programma Integrato di Intervento Garibaldi-Repubblica, nuova proposta del Comune di Milano con medesima formula di bando, per la rifunzionalizzazione del “Cavalcavia Bussa” quale nuovo spazio pubblico situato tra le via Quadrio, D’Azeglio, Via Pepe , Borsieri e De Castillia, sempre nell’ambito del Piano Garibaldi Repubblica. Sul Cavalcavia Bussa è visibili qui la scheda di valutazione della Commissione Bandi di Gara.
per il centro civico il termine di consegna della prima fase è il 29 Maggio 2014, per il cavalcavia Bussa il 17 giugno, con procedura solo on-line sul sito del Comune di Milano predisposto dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri.
Solo on line, aperto a tutti
“Il ‘bando-pilota’ è un grande balzo avanti per tutti: non solo perché per la prima volta è solo on-line, il che permette notevoli risparmi di tempo, denaro ed energie per tutti gli attori, ma è finalmente davvero aperto a tutti gli interessati – afferma Valeria Bottelli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano (12.000 iscritti) -: la semplificazione e la concorrenza solidale sono obiettivi condivisi di una battaglia culturale altrettanto condivisa”.
Risparmio, partecipazione aperta e non solo: il bando, diviso in due fasi, prevede un rimborso spese ai primi classificati e l’assegnazione dell’incarico al vincitore. Vincitore che potrà mostrare in seguito i requisiti richiesti di tipo economico-finanziario e tecnico-organizzativo dopo essersi aggiudicato il concorso. “Anche questa è una piccola, grande ‘rivoluzione’ – fanno sapere dall’Ordine degli Architetti – perché il progettista o il team di professionisti vincitori hanno il tempo di organizzarsi ad hoc, reperendo sul mercato le risorse migliori e investendo energie e sostanze in vista di un lavoro sicuro”.
L’innovativa piattaforma on-line su cui si basa, studiata e predisposta dall’Ordine degli Architetti, ha anche un altro scopo: l’eliminazione di qualsiasi errore procedurale.
Da bando-pilota a bando-tipo per l’Italia
“Siamo ancora in una fase sperimentale, e affronteremo eventuali criticità che dovessero emergere, ma che abbiamo già ipotizzato in fase di sviluppo coi nostri legali, il Comune e tutti gli attori coinvolti. L’auspicio condiviso da Comune e Ordine degli Architetti è che oltre a Palazzo Marino – che a stretto giro di posta istituirà un secondo bando di concorso utilizzando la ‘matrice’ realizzata dall’Ordine -, anche gli altri enti banditori italiani via via utilizzino – come già accade in molte situazioni all’estero – un unico bando: “parliamo di chiarezza delle procedure, assenza di errori, concorrenza aperta, notevoli risparmi economici, pratici e di tipo logistico”, afferma Valeria Bottelli.